Sarà perché tutti quelli della mia famiglia non ci credevano molto a santi, Madonne, preti e via dicendo che qualcosa dovevamo pur cercare e trovare. La fede non era poi così profonda. Ma mica potevamo stare senza risposte. Il pallino dell’esoterismo non me lo sono inventato io, era una necessità condivisa della famiglia. Cercare di dare una risposta a interrogativi che opprimevano un po’ tutti: E dopo cosa c’è? Tutto finito e buona notte ai suonati e suonatori? Quando sta manfrina di vita finisce ci aspetta solo più il buio? Per dare una risposta negli scantinati di palazzo Mellana a Casale organizzavamo sedute spiritiche, pare che lì ci fossero delle concentrazioni di spiriti e di presenze ultraterrene. Mah! Roba seria, perdinci, così seria che una sera mio cugino si prese uno di quegli spaventi che mollò la seduta spiritica a metà e fuggì a gambe levate. Il motivo è che la seduta spiritica stava riuscendo proprio bene.