“…Suggestivi angoli silenti, percorsi occulti sui quali strapiombano muri di chiese e palazzi, smisurati nello stretto spazio, ma tali innalzati per i dislivelli della scarpata sulla circonvallazione fortificata. Piazzette dove occhieggiano portoncini barocchi di antiche dimore notarili o di vetusti monasteri… … Anditi e ritagli di spazi impreziositi dai ricami di tufo con i mattoni a vista che recano l’impronta degli assedi seicenteschi. In tale groviglio di ricordi di pietra svetta il bel campanile della barocca chies
a di S. Antonio, fragile e robusto insieme, sulla pleiade rossiccia dei tetti…Archivolti, scorci di case arrampicanti gli uni sugli altri nel desiderio d’inebriarsi di sole…
…Dalle finestre, dai balconcini i gerani grondano chiome verdissime e fiori, come rosse bocche di fanciulle, incendiano il grigiore delle pareti, mentre i violetti glicini secolari si inerpicano da mastelli terrosi alle cimase di palazzotti ottocenteschi…” Sono le parole di Aldo su Moncalvo, pubblicate su MONFERRATO TRA PO E TANARO.