leggevi i miei libri?

PROFETA del PASSATO ospita una folla di personaggi che abita soffitte bruciate dal sole e case di ringhiera. Case nelle cui cantine succedevano cose davvero strane e dove si celavano innominabili segreti. È anche la storia della cugina Vera, una sirena che faceva imbizzarrire gli uomini, e quella di zia Lucia, tormentata dagli spiriti che scendevano dal ciliegio matto del suo orto. Una vicenda che cattura il lettore riportandolo alle radici del nostro sviluppo, nei primi anni ’50, durante i quali tutto pareva potesse succedere.

Personaggi autentici o solo immaginati, misteriose figure di un inedito perduto di Shakespeare. Bambini che sniffano trielina e cercatori d’oro disperati nel Grande Nord. E poi la figlia del lattaio, bersaglio di Dio e degli invitati al suo matrimonio. Il meglio dei ricordi di un padre alle prese col suo bambino, un cobra e le onde dell’oceano Indiano. Tanti racconti di un vissuto per un solo tema: la Cronaca che si fa narrazione per diventare “memoria mitica”

Alfio si innamora perdutamente di Meri, una ragazza “facile” e vistosa e farà di tutto per abbandonare moglie e figli. Pensa che la vita con Meri sarà migliore ma non andrà come aveva progettato. Chi per un verso, chi per l’altro, tutti gli sono contro. Eredità che sfumano, rovesci sul lavoro complicano la già precaria situazione. Meri, che ha accettato di andare a vivere con lui, si rivelerà diversa da come Alfio l’aveva immaginata. Un terzo figlio, avuto da Meri, provocherà cambiamenti radicali e inaspettati nella loro vita.

Una terra incantata, con le epiche gesta, la sua storia, l’arte e il meraviglioso paesaggio fatto di morbide colline. Monferrato my love è la raccolta di articoli tratti da Monferrato splendido patrimonio – Fornaca Editore – un volume che ha suscitato e suscita ancora grande interesse ed entusiasmo negli appassionati del ‘Bello’.

Un senso di accorato distacco s’intravede nelle liriche del Sogno difficile. Di solitudine più che malinconia. Mario Paluan osserva in disparte gli avvenimenti dei quali spesso è partecipe, ma come se accadessero a qualcun altro. Si direbbe che la fonte emotiva che alimenta la sua capacità di percezione abbia raggiunto un limite assurdo. Troppo grande per un quindicenne che dalla vita dovrebbe attendere quanto di meglio essa può dare. Una frase rivela stupendamente lo stato d’animo di Paluan: -Sono stanco di quel cielo nuvoloso e triste che mi ha visto nascere così svogliatamente-. Un pensiero atroce nella sua compiuta maturità: tristissimo in un giovinetto che deve affrontare un’esistenza. Mario Paluan è amico più degli oggetti che degli uomini. Egli intuisce — forse d’istinto — l’anima delle cose che si manifesta a chi la sa captare. Ma è pericoloso intuire l’anima delle cose perché si rischia di perdere il senso della realtà e di vivere nel sogno. In un Sogno difficile.-

Una convivenza insidiosa e traumatica. L’anziana madre è venuta a vivere a casa del figlio portando scompiglio e sconforto. A volte buffa, più spesso isterica, la convivenza diventa ben presto impossibile .
Fra tentativi di fuga, recriminazioni e stilettate: si cercano invano vecchie lenzuola sottratte alla vegliarda, alla quale si regalerà un pezzo di torrone morbido al gusto fragola che l’anziana madre accoglierà con la frase: “ Cosa è questa roba che si attacca alla dentiera?” Una nuora temibile e un nipote di 12 anni comprensivo saranno coinvolti nella disastrosa convivenza. L’epilogo non invita a ripetere simili avventure

Il protagonista Emanuele imbastisce una straordinaria e singolare amicizia con due personaggi davvero esistiti: Matilde Izzia e il marito, conte Aldo di Ricaldone, quarto indiscusso protagonista è la loro casa, una villa di tufo in falso stile Tudor con finestre a monofora, piantata a poca distanza dall’imbocco delle caverne nel fondo valle. In questo luogo “stregato” e sinistro sono custodite leggende e tesori; qui accadono cose a dir poco misteriose e da brivido.

Sedute medianiche, apparizioni e premonizioni hanno costellato la vita di Matilde Izzia, pittrice di grande talento e nota sensitiva; -Mia zia parlava con i morti- dice oggi la nipote che ha posato come modella per numerose sue tele. Apparizioni e sedute spiritiche si inseriscono in una girandola di avvenimenti mozzafiato, molti dei quali confessati al giovane amico e allievo Emanuele, che è solo un ragazzo, ed è alle prese con cose più grandi di lui e con un’amicizia che andrà oltre la vita.

Episodi veri per una storia vera. Personaggi, luoghi, tesori, autentici e presunti animano le vicende accadute fra Torino e la valle dei Saraceni di Ottiglio Monferrato. Amicizie e amori esclusivi, trascorsi fra antichi documenti in cui si favoleggia di estese e diramate grotte, rifugio di terribili predoni. Il rapporto esclusivo fra una grande pittrice e il suo allievo. Questo narra la storia. La vicenda conduce a un autentico tesoro ritrovato: centinaia di dipinti di Matilde Izzia, numerosi dei quali oggi si possono ammirare presso alcune sale del complesso monumentale di Santa Croce Bosco Marengo.

L’ultimo libro di Lorenzo Fornaca è l’ideale proseguimento del volume Monferrato Splendido Patrimonio, che tanto consenso ha suscitato negli appassionati di storia e arte del Piemonte. 

I Tesori della Valle di Tufo s’impongono all’attenzione per la piacevole lettura e la trama avvincente.

Una serie di storie fantascientifiche collegate fra loro da un computer, nelle quali il giovane protagonista vive i suoi sogni e la quotidianità della sua vita. Una “ricerca del tempo perduto” di un ragazzo all’inizio degli Anni Novanta, in cui la tecnologia informatica si mescola alla routine quotidiana, e alla pioggia acida di sperdute periferie di città. Fulcro della trama il vecchio computer Macintosh. Enrico, il protagonista, si rende conto che sul suo schermo trascorrono sia le sue fantasie, nutrite dalla lettura di fumetti, sia i fatti di ogni giorno.

Due donne e un uomo. Fra i tre l’amore che lacera e confonde sino alle estreme impensabili conseguenze

Una serie di racconti sull’eros proibito e l’amore impossibile. L’amore che inquina i sogni e confonde la mente. I personaggi vengono estrusi dal loro ambiente, conducendo alla rovina. Mano nella mano, insieme fino al fiume del non ritorno: l’amore che trionfa dopo la morte e quello che diventa incubo lungo una spiaggia battuta dal sole del Mezzogiorno. L’eros proibito che lega gli amanti in un racconto di fine Ottocento e le “persecuzioni” di un innamorato sbeffeggiato dalla sua vittima. La passione on the road su un vecchio spider fino alla rossa terra andalusa. Racconti che si fanno trama per tracciare un unico itinerario: quello dell’Eros dalle molte facce.

Amore e amori, la nuova propadeutica di una passione, vivisezionata dal protagonista. Un lungo viaggio onirico in cui si raccolgono umori e amori dalla Costa Azzurra al mercato dei cammelli di Goulimine. Fantasia e realtà convivono in un insieme onirico di erotismo

La Spagna, l’ Andalusia è veloce, sanguigna, remota. Ci fermiamo in un piccolo hotel lontano dalla costa turistica. Il viaggio toccherà il mondo civile e selvaggio del porto, del sole, delle donne di Almeria e poi di Melilla.