Svanito nel nulla. Non una traccia. Lo conoscevo quel tanto che basta per rimpiangere la sua compagnia. Lorenzo Ferrara da mesi si è come dissolto. Conservo diversi suoi scritti che mi affidava chiedendo di dargli un parere, fra una esternazione e l’altra, ai quali, tuttavia, non badava troppo. Diversi inediti, altri brani pubblicati. Li rileggo nella speranza di trovarvi il bandolo della sua sparizione-enigma e di rivederlo presto, ma temo sia vano auspicio.
Qui la prima delle sue annotazioni sui libri gia’ pubblicati e altri in via di pubblicazione trasformate in post.
Lorenzo Ferrara mi parlava spesso del suo decennale soggiorno in Gran Bretagna che lui, come molti, chiamava Perfida Albione.
“Sprovvisto della maestria poetica di Ugo Foscolo, al quale i Brits tutto perdonavano, dovrei tacere.” scriveva. “Riconoscente per la presunta ospitalità goduta tempo addietro in terra inglese. E invece…Tra invasioni e cacciate di intrusi la vera storia dei Brits comincia con Hastings e prosegue con le imprese del femminicida Enrico VIII, il quale dovette pensare: Tutti questi matrimoni e divorzi mi costano un patrimonio, a me servono denaro e un erede, se divento io la Chiesa mi becco un sacco di quattrini divertendomi anche con un po’ di femmine. Gli Inglesi sono meritevoli per come trattano la storia loro e altrui, basta visitare il British Museum, custode insuperato di reperti di popoli stanziati ovunque nel mondo, (anche se il suo direttore ha dovuto dare le dimissioni per certi trafugamenti imperdonabili). Se vuoi ammirare la succursale di Atene vai al piano terra, ci sono, per adesso, i marmi strappati da lord Elgin al Partenone e che nemmeno Melina Mercouri è riuscita a farsi restituire con l’aiuto del Boris Johnson formato studente. Se un popolo non ha “quella Storia”oppure è troppo recente, come la loro, la prende inprestito da altri.”
Questo l’esordio delle sue memorie-esperienza raccolte in un volume. Indicazioni, ironia, indagini e confronti in presa diretta in casa degli ex padroni del mondo. Aveva intenzione di dare alle stampe un secondo volume. Dovrei frugare fra appunti e inediti che mi ha affidato per trovarlo.
Se vuoi saperne di più: memorie-esperienza-indagine
raccolte in un volume.



Ma era tuo amico questo Lorenzo Ferrara? E non se n’è saputo più nulla? Io credo che a volte si decide di sparire come scelta personale. Oppure per debiti o per una malattia grave…Tu lo conoscevi bene a lui?
Cara Amleta, diciamo che lo conoscevo molto bene, un originale a tutto campo, e in ogni occasione, uno controcorrente, e non omologabile, un outsider e autore di alcuni interessanti saggi sugli UK
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pal