Il grido d’allarme lo ha lanciato Jenner Meletti in un articolo del diciannove ottobre su LA REPUBBLICA. Il pezzo ha un titolo che non lascia dubbi. L’autostrada che rischia di asfaltare i paesaggi che fanno da sfondo nei ritratti di Piero della Francesca ha un sottotitolo molto significativo: Fermate lo scempio, rivolta contro il progetto dell’autostrada Fano Grosseto
Stavolta non abbaio alla luna (come si dice dalle mie parti) di uno che se la prende con tutto e tutti, inutilmente, così nell’occasione non scrivo di foreste in pericolo, arte e opere da salvare, ma di una cosa di casa nostra. La val Metauro appunto. Una cosa da brivido, altroché fumi mi vengono a leggere ste cose. Fermiamolo davvero questo scempio perché quando troppo è troppo. Vogliono fare l’autostrada senza gallerie per risparmiare, allora per favore aspettate di avere i soldi , anzi, meglio non fatela affatto. Lo dicono il buon senso, la logica , il rispetto per l’ambiente e la decenza. Lo reclama uno dei posti più incantevoli d’Italia risparmiato poco tempo fa da un fronte chilometrico di parco eolico…e adesso ci riprovano con l’autostrada. Scrivete al giornalista, scrivete a REPUBBLICA, chiediamo che si può fare per fermare lo scempio, diamo il nostro sostegno. Sarebbe come fare una discarica nel sagrato di Santa Croce di Bosco Marengo. O realizzare un parcheggio per camion tir in piazza di Spagna. Anzi, ancor peggio, come far correre un’autostrada a sei corsie davanti al Colosseo. Fermiamo questo progetto insulso: la superstrada che collega Tirreno e Adriatico se proprio dovete farla, e abbiamo seri dubbi sulla sua necessità, fatela da un’altra parte, quando avrete i soldi per scavare gallerie, ma non in uno dei luoghi che il mondo ci invidia per bellezza, fascino e storia.