Garibaldi, gran biscotto -prima parte-

Il tifo degli inglesi per il gran Giuseppe, il quale definiva papa Pio IX un metro cubo di le..me e’ arcinoto. Sarà per questo che gli Inglesi lo amavano. Dalle duchesse alle sguattere, dai politici di rango agli operai: tutti impazzirono per lui. Era il  1864 e Garibaldi arrivò in Inghilterra ricevendo una delirante accoglienza. Gli onori che gli furono resi rasentarono l’inimmaginabile. Dall’archivio de The Guardian: “Il generale Garibaldi a Londra, 16 aprile 1864. Un gran numero di poliziotti respinse la folla come meglio poté; ma di nuovo si levò il grido: “Garibaldi for ever!! Giovedì sera, il generale cenò con il duca e la duchessa di Sutherland e un gruppo selezionato di familiari, tra cui il conte di Carlisle (che era appena arrivato da Dublino), e alle otto, accompagnato dal duca di Sutherland, si recò alla Royal Italian Opera House, per assistere alla rappresentazione delle opere di Norma e Masaniello”. Le numerose donne presenti erano ancor più desiderose dei compagni maschi di raggiungere Garibaldi e, se non potevano stringergli la mano, almeno volevano toccare il mantello grigio che indossava.”

Gli Inglesi salutavano il mito, l’uomo semplice e rustico, l’eroico vincitore di infinite battaglie, (e l’intrepido che aveva tentato di abbattere il papato, su loro suggerimento.) Per il suo arrivo a Londra, fu deviato un piroscafo per condurlo da Caprera a Southampton. Venne poi allestito un treno speciale, ricoperto dal tricolore che lo condusse in città in 6 ore. A Londra lo attendevano 500 mila persone (dati ufficiali per difetto forniti dalla polizia) e il Primo Ministro Lord Palmerston col quale cenò. Poi partecipò alle riunioni di associazioni di proletari e massoni. Una vera star, protagonista di eventi quasi sempre vittoriosi. 

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raccolte in un volume:

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