I bambini conformi

Lorenzo Ferrara, che le cronache danno ancora per “latitante” stava raccogliendo appunti per il suo nuovo libro, su un fenomeno e sulle sue possibili cause, che vedeva coinvolti un numero crescente di bambini.
Le statistiche mostrano la sorprendente crescita del numero di giovani in osservazione negli ultimi dieci anni: da 136 nel 2011-11 a 3.585 nel 2021-22 (fonte GIDS clinic Tavistock centre). L’ex ministro della sanità Jackie Doyle Price afferma: “Non avrebbero mai dovuto essere  messi sotto osservazione bambini treenni. È necessario che ci sia un messaggio chiaro da trasmettere affinché i bambini siano bambini. Ovvero lasciarli giocare e usare la loro immaginazione. Non dovremmo medicalizzare qualcosa che sta appena crescendo.” Jackie Doyle Price ha inoltre aggiunto che parte del problema riguardava i gruppi di attivisti che si rivolgevano direttamente ai bambini, piuttosto che solo ai medici. Stephanie Davies Arai, educatrice: “Alcuni genitori ora sono preoccupati che il loro bambino non sia “conforme” al suo genere e che possa essere “nato nel corpo sbagliato” e per questo pensano che abbia bisogno di cure. Una idea corroborata dagli attivisti transgender che non comprendono gli stadi perfettamente normali di sviluppo infantile.”  Ma non è che la punta dell’iceberg. Il “fenomeno” ha infatti ripercussioni dirette sulla salute dei giovanissimi. Anna Bauden su The Guardian, 15 agosto 2023: Numero di bambini in crisi di salute mentale ai massimi storici in Inghilterra. I dati NHS rivelano più di 3.500 rinvii urgenti di minori di 18 anni a maggio, tre volte in più rispetto allo stesso mese del 2019.

Repubblica, 20 giugno 2013: “Vengono chiamati bambini dal “sesso incerto”, e sono un neonato su 4-5mila. In cinque anni, sorprende il numero di operazioni che li ha visti protagonisti: 350 interventi chirurgici solo nell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma. Un neonato su 5mila è affetto da questo disturbo. L’operazione è risolutiva ma dev’essere effettuata prima del compimento dei 6 anni“.

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Sei maschio o sei femmina?

La magnitudine del fenomeno ha raggiunto e superato livelli di guardia. Genitori allarmati e confusi e crisi di identità sessuale in bambini piccolissimi e ragazzini. Sta accadendo negli UK e negli USA. Cliniche sotto inchiesta o fatte chiudere per manifesta leggerezza nel prescrivere il mutamento di sesso (vedi chiusura del Tavistock centre di Londra.) E un disagio palpabile che tracima dipingendo un panorama preoccupante che inquieta e turba educatori, genitori e non. Un “disagio” che si riflette anche sulla salute mentale di giovani e giovanissimi e destinato a imprevedibili conseguenze. Venendo al sodo: A proposito dei bambini straniti un titolo su tre righe a caratteri cubitali recita: “Decine di minori di 5 anni si sono rivolti al  servizio nazionale di supporto per la segnalazione e la cura della disforia di genere del Servizio Sanitario Nazionale.” Articolo di Martin Beckford,  27 dicembre 2023, Daily Mail. Il sottotitolo: “Più di 70 bambini di tre e quattro anni indirizzati ufficialmente nelle controverse cliniche per transgender del servizio sanitario nazionale che ora sta valutando l’introduzione di un’età minima per i ricoveri.”

Nell’articolo: “che i ragazzini mostrino interesse per i giocattoli o i vestiti delle ragazze, o viceversa è ragionevolmente comune e di solito non è indicativo di incongruenza di genere” (fonte NHS). Il governo sta cercando di arginare la diffusione della controversa ideologia dell’identità di genere nelle scuole mentre il ministro per le pari opportunità Kemi Badenoch, e oggi capo dei Tories, dichiara: “insegnare ai bambini che possono nascere nel corpo sbagliato è dannoso.” Nel prossimo post le dimensioni del fenomeno.

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Non è tutto oro…

National Suicide Prevention Week poster. Vector illustration. EPS10

Spaccio di droga e solitudine giocano ruoli di primo piano da queste parti, non che l’Italia ne sia esente. Da statistiche ufficiali si apprende che Londra ha il triste primato della solitudine; qui ci si sente soli e smarriti come in nessun altro posto in Europa. Mentre piazze e incroci traboccano di vita febbrile, che si affanna, stride e si fa di coca. «Non insultate o malmenate il conducente» c’è scritto sugli autobus «ogni abuso verrà punito» e anche: «non maltrattate il nostro personale», in farmacie e altri negozi, «è quiper servirvi» si tratta della norma, mentre nei cessi del Barbican Centre gli avvisi fanno notare che ogni abuso o atteggiamento a sfondo sessuale improprio verrà rigorosamente punito. C’è chi titola: «Regno Unito, la prevenzione dei suicidi passa per la lotta alla dipendenza da benzodiazepine», e anche diversi gli avvisi il cui contenuto recita: «Se pensi di farla finita, prima del gesto fatale telefona a noi, questo è il numero: …» Una doppia faccia, insomma, alla città febbrile orgogliosa dei suoi capolavori d’arte (una valanga quelli di origine italiana, esposti alla National Gallery,)  famosa nel mondo per libertà di espressione, di costumi e permissivismo al cubo, si affianca la darktown della solitudine, del crimine e dell’illecito, dove anche le anguille del Tamigi sono

Depressed mature woman

intossicate dalla coca, pare che l’inquinamento sia cospicuo anche presso i palazzi del potere. Te pensi che scherzi ma le anguille davvero sono sovraeccitate.
E poi ci sarebbe anche l’allarmante fenomeno dei bambini straniti-smarriti che non sanno bene a che sesso appartengono. Ma di questo ne parliamo al prossimo post.

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Niente sesso, siamo inglesi. Errore!

Niente sesso, siamo inglesi. Niente di più falso. Il contrario emerge dalla cronaca. Se cerchi casa a Londra e non sai dove andare a sbattere, fai attenzione a certi annunci che dicono: fwb friends with benefits. Potrebbe esserci l’inghippo. Occhio agli affittacamere, insomma, la categoria comprende diversi birboni. Mettiti nei panni di chi non è così vecchio da rinunciare ad avventure erotiche. Un vero dramma se non riesce a soddisfare le sue pulsioni. L’individuo si chiede se in cambio della sua “ospitalità” potrebbe ottenere carinerie e disponibilità… sessuali, per la serie: Io do una cosa a te e tu…. E le cose stiano in famiglia per il reciproco interesse. L’inquilina o l’inquilino giocherebbero a carte… nudi con lui? La faccenda è solo in apparenza faceta.  Harvey Jones su The Guardian il 2 aprile 2018: «Sesso per l’affitto: i padroni di casa canaglia offrono stanze gratis in cambio di “favori”.» Parole come“ intimità” e “benefici” compaiono negli annunci degli affittacamere… potrebbe sfuggire il vero significato di frasi utilizzate negli annunci. Affitto in cambio di “benefici” o “compagnia”. Altri vanno per le spicce: «Sistemazione gratuita in cambio di un accordo erotico.»  Gli annunci offensivi in genere offrono camere o letti condivisi in cambio di “intimità”, “vantaggi” o fwb friends with benefits: amici con vantaggi. «Alloggio gratuito per donne attraenti (Central London)» si legge in una selezione di Craigslist. Maisonette share, very low cost, with Dominant strict gentleman’s London, dice un altro post. «Camera disponibile per senzatetto (North London/ Essex)»… «In un annuncio un padrone di casa sonda se qualche signora sarebbe interessata a un alloggio gratuito in cambio di una sistemazione… erotica.» Il suo inquilino ideale sarebbe «una ragazza attraente. Sto proponendo sesso… ma guarda, prima…dobbiamo piacerci l’un l’altro e avere un po’ di chimica fra noi». Mattacchione di un aspirante Casanova… «Una donna ha raccontato che un padrone di casa voleva fare sesso con lei in cambio del mantenimento dell’affitto, mentre sua figlia di sei anni giocava in giardino… un’altra ha raccontato di aver ricevuto un messaggio dal padrone di casa in cui diceva che avrebbe potuto avere l’appartamento gratis se avesse compiuto alcuni “atti sessuali espliciti con lui”… anche se era gay.» Affitto gratuito e cibo fornito. Qualsiasi razza è benvenuta.» E poi chiamano i Brits razzisti! Quindi vacci piano…..e controlla per bene, se il padrone di casa non ti convince gira alla larga e cercane un altro. Gli annunci, non solo di questo tipo, non mancano. Londra è enorme. Se vuoi saperne di più:
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Chi ce l’ha con i britannici?

Ma basta sparlare dei britannici! Sono toccanti alcune scene che si ripetono per strada e che mi vedono protagonista. Dovrei smetterla di fare jogging all’età che mi ritrovo, per via di certi pericoli insiti negli alti bassi del pavimento stradale, qui ci sono lastroni di cemento e inciampare contro il bordo è facile. Così mi adeguo e per ben tre volte in tre anni cado lungo tirato mentre faccio il fatidico jogging o porto a casa il cibo dei Sick. La prima volta mi sono quasi slogato la falange del pollice, la seconda ho distribuito il peso in modo bilanciato così da cadere lungo tirato, subito raggiunto dalla voce sollecita di femmina All okay!? Grazie signora, certo signora, ma guarda un po’, ho la testa un po’ per aria, Immediata la curiosa partecipazione del suo cocker che vuole capire perché sto per terra lungo tirato e mi gira attorno annusandomi. Oh! Quasi mi scuso con la signora, perché le ho dato motivo di apprensione, e tranquillizzo subito la figlia di Albione con un oh! so distract! I was looking at the sky ovvero ci faccio anche la figura del demente ottuagenario visto che guardo per aria e non dove metto i piedi. Ma son convinto che se avessi avuto bisogno mi avrebbe aiutato o chiamato l’ambulanza, che qui spopola insieme alle sirene della polizia. C’è del buon cuore genuino e sollecito nell’animo britannico, oggi forse un po’ appannato, ripiegato su se stesso per via delle critiche subite all’ex impero. Lascia stare che in Afghanistan è andata buca per l’ennesima volta, e che volevano far loro una fetta di Russia nel ‘700, con la scusa di moltiplicare i loro presidi commercIali, lascia stare anche torture, stermini e oppressioni di popoli, durante il loro impero, (tutti crimini documentati) anzi, oggi c’è qualche storico che paragona il loro all’impero romano, e che si pone questa domanda: “Ma se il nostro impero era così “atroce” perché così tante nazioni volevano farne parte?” Te lo spiego un’altra volta, ora ringrazio la signora sollecita e faccio una carezza al cane prima che mi dia una leccata! Negli inglesi, con o senza cane, c’è buon cuore. Parola!

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Kit antiemorragia sui taxi inglesi

Un altro caso. Così dicono i media:  Londra: kit anti-emorragia sui taxi contro il pericolo accoltellamenti

Ruggero Pettinelli -su Armi e tiro, Londra: kit anti-emorragia sui taxi contro il pericolo accoltellamenti. Era il 13 Maggio 2023. Nella capitale europea più disarmata, cioè Londra, continua a esserci un “problemino” con le armi da punta e da taglio. Come peraltro in tutta l’Inghilterra e il Galles che, nel periodo compreso tra marzo 2021 e marzo 2022, ha fatto registrare il record assoluto di morti ammazzati a colpi di coltello (282), da quando esistono le statistiche, cioè dai precedenti 76 anni. Il dato ha superato di stretta misura il precedente record, di 281 vittime, relativo al periodo tra marzo 2017 e marzo 2018. Insomma, si è tornati a uccidere come prima della pandemia, all’ombra del Big Ben, e la maggior crescita percentuale è relativa alle vittime di età compresa tra i 17 e i 24 anni. Tra le motivazioni indicate dagli analisti, per le quali i giovani escono di casa con il coltello, ci sarebbe quella secondo la quale il periodo di confinamento forzato per la pandemia avrebbe reso giovani e giovanissimi più “fragili” e, di conseguenza, il coltello sarebbe uno strumento con il quale acquisire una maggior sicurezza nei confronti dell’esterno, esponendo tuttavia il portatore a un maggior rischio di essere coinvolto in scontri all’arma bianca. Ma tra le armi bianche presenti nelle statistiche vi sono anche strumenti molto più improvvisati (ma non per questo meno letali), come le bottiglie rotte. Il fenomeno ha assunto proporzioni tali che, nella città di Londra, l’associazione di beneficenza Rapaid ha deciso di distribuire gratuitamente a 500 tassisti kit medici anti-emorragici di tipo militare, in modo tale che sia possibile intervenire con prontezza nel caso in cui ci si imbatta in una vittima di accoltellamento, prima ancora dell’arrivo delle ambulanze. Questo perché il tempo stimato per l’arrivo di un’ambulanza è in media di 10 minuti, mentre una grave emorragia può determinare la morte anche in soli 5 minuti. https://lanuovabq.it/it/non-solo-lattacco-con-la-katana-a-londra-accoltellamenti-in-serie   Lorenza Formicola La nuova bussola quotidiana  1 maggio 2024

E su Il Corriere della Sera online: Londra, accoltellamento con katana oggi vicino alla stazione della metropolitana: «Morto un ragazzo di 13 anni» di Redazione Online Corriere della Sera L’incidente oggi nei pressi della stazione di Hainault, nord-est di Londra. Ne dà notizia la Bbc. La polizia ha confermato che un uomo di 36 anni è stato arrestato sul posto ed è ora in custodia: «Non è terrorismo»

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Occhio alla penna! coltelli in agguato

Capillare, dilagante, e cronica, come una malattia. L’avverti nell’aria e ti comporti di conseguenza diventando guardingo, sospettoso. Senza esagerare si intende, mica ti accoltellano girato l’angolo e senza motivo. Ma stai accuorto, come si dice da noi. I dati infatti non sono dei piu confortanti: Quanto agli stati della Gran Bretagna, con esclusione della Scozia e dell’Irlanda del Nord, sappiamo che nell’anno 2019 le denunce per omicidio sono state 698, per violenza sessuale 56.152, per rapina 75.070, per furto con scasso 325.4344. dato relativo alle violenze sessuali.
Si scazzottano sul tube che è un piacere, trucide facce  da galera si aggirano un po’ qua, un po’ la. Un po’ meno davanti alla stele di Rosetta o ai monumenti  funebri del Victoria & Albert museum, si capisce.

Alle sette e mezzo di un gelido mattino di febbraio pensi che il crimine sia in letargo, che aspetti il giorno prima di eruttare, incontrollabile. invece urla, gomme che fischiano e motore che ruggisce, per la serie ti strappo la borsetta e ti butto per terra, poi prima di filarmela scendo dall’auto e mi metto a ballare mostrando il maltolto. Ma vecchi e bambini sono risparmiati dall’onda criminale?! Non sei bene informato, si vede. Il vecchietto sulla sedia a rotelle e con la fisarmonica questuava raccogliendo fondi pro Ucraina vicino alla fermata del tube. Spacciato dalla lama assassina. Lama che è l’arma prediletta dal criminale londinese. C’entrano droga, controllo del territorio e violenza gratuita come in Arancia meccanica di Kubrick, ma senza la sua stratosferica stilizzazione. La polizia arriva, transenna la zona come è successo vicino casa mia, prende le misure e se ne va. Proprio come è successo dietro la cattedrale di St Paul. Dovrei entrare a casa mia dico al poliziotto dietro il nastro di plastica che delimita la zona del crimine. “Who are you?” “Eh, abito lì.”

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Cento sterline l’anno! giardini e la donna col velo

La quarta volta la russa ci riprova ma la fermo subito dicendole: “Stai parlando di quelle piantine di menta con le foglie polverose che ho tagliato senza pietà?!” Da Ludmila ci torno badando a non distruggere altro, per compensarla della perdita le ho piantato decine di talee di salvia, rosmarino e rose. Dovro’ andare a verificare il loro stato di salute, è passato l’inverno. Sono qui nel suo giardino a tagliare l’erba e sto verificando il fallimento delle mie talee. Davvero poca cosa è rimasta! Ma lei non dice nulla e io taccio. Le dico di parlare in russo e capisco che ha fatto castrare il gatto. E perche’? Per via delle volpi, ma non ho capito se la bestiola dava fastidio alle volpi o viceversa. 

Per rimanere in tema, un ultimo giardino, si vede che la mia fama comincia a fruttare in città. “Have a job for you”, dice il padrone di casa. «Ma va?! Great!» Qualcosa come cento sterline all’anno. Poi, sempre grazie al suo interessamento, vado anche a curare l’erba nel giardino di Anisa che arriva da un paese a pochi chilometri da Addis Abeba, il cui nonno parlava correntemente italiano; sul modo in cui li abbiamo colonizzati non ha critiche da fare, non ricorda, meno male. Una figurina graziosa e osservante musulmana col velo sul capo che mi chiede se taglio anche l’erba del giardino di certe sue amiche, ma poi non se n’è fatto nulla. «Basta che ti affacci allo steccato! E io vengo nel tuo giardino,» le dico. «Ok,» fa lei, così dopo aver estirpato l’ultimo filo d’erba dalle fessure delle piastrelle e rasato il prato, le chiedo: «Mi spieghi perché porti il velo?» e lei illustra che niqab, hijab, chador e burqa proteggono a vari stadi la donna da sguardi indiscreti celando le forme femminili. Il vero motivo del velo è anche un altro e più profondo. «Ma anche in casa lo portate?» chiedo. «Proprio in casa,» dice. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Così allo zio birbone non gli vengono strani grilli in testa e la nipote non diventa oggetto di concupiscenza, come succedeva anche a casa nostra. Il marito che non farebbe male a una mosca fa capolino e, timido com’è, preferisce che sia la moglie a rifilarmi la generosa banconota. «Ma come ti chiami che non me lo ricordo mai?» Anisa si chiama: donna dal cuore pio e amabile. «Mia moglie è rimasta ancora senza lavoro,» le dico e lei: «Allah vede e provvede, dille di non disperare.»

Strano a dirsi ma nella variegata attività di giardiniere, i caffè, e i dolci me li hanno offerti solo Alham l’irachena e Anisa l’etiope.

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Crimini di guerra, affitti e giardini

Per rimanere in tema, Iraq docet: Su La Stampa Vittorio Sabadin 18 Novembre 2019 scrive: “Crimini di guerra compiuti dagli inglesi in Iraq e Afghanistan nascosti da governo ed esercito.
Alcuni Black Watch, che fanno parte del Royal Regiment of Scotland, il più antico reggimento di highlanders, si sarebbero macchiati di aggressioni ai civili e di stupri.
Le truppe speciali britanniche si sono rese responsabili di crimini di guerra in Iraq e in Afghanistan, ma l’esercito e il governo hanno impedito lo svolgimento di indagini approfondite con un’azione di copertura che ha insabbiato tutto. Lo ha scritto il Sunday Times citando documenti riservati e testimonianze.Quante sono le vittime dirette o indirette dell’occupazione anglo americana e che ora vivono nella metropoli albionica e che godono di sussidi a mo di ”’risarcimento? Tantissime, immagino. Dopo aver distrutto beni e vite ai superstiti viene dato alloggio ad affitto facilitato, si chiama pragmatismo albionico.

Uno dietro l’altro, il giardino è nella stessa via di quello di Alham l’irachena. Ludmila va e viene, non si sa mai quando la trovi. L’ultima volta il maxi schermo della televisione trasmetteva una seduta del parlamento russo con Putin in primo piano. Mentre Alham non conosce l’Italia Ludmila mi chiede se sono stato a…e poi a… e ancora a….e dice che  a Venezia non poteva nemmeno camminare tanta era la gente. “Parla pure in russo le dico celiando e lei dice: “Da da” fin lì la capisco, oltre no. Mica è facile il russo. Il cortiletto ospita una gigantesca Chrysler. Il giardino è vasto e con due estese zone d’ombra. La terza volta mi chiede perché le ho distrutto due piante alle quali teneva così tanto. Manco le ho viste, dovevano essere robaccia penso fra me, e perché non me le ha segnalate prima se erano preziose come dice?  Fatto sta che decido di farle uno sconto cospicuo sul mio compenso di giardiniere a ore, che pare tuttavia insufficiente a compensare quelle “magnifiche” piantine distrutte che valgono evidentemente un capitale. Mah!

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Me l’han distrutta la casa

Dagli appunti per un nuovo libro di Lorenzo Ferrara su Albione la perfida numero due:

Il vecchietto tarda ad aprire l’uscio. Mi guardo attorno, il giardinetto fa pena tanto è trascurato, piantata in mezzo svetta la colonnina di un Budda in preghiera. Poi l’anziano appare e dice: “cut! “Devo ridurre di un terzo una pianta di bosso, dice che ha male alla spalla, se no l’avrebbe fatto lui. E chi ci crede? L’alloggio è un antro buio, lungo e stretto come molte case londinesi dove si affastellano mobili, ricordi, aspirapolvere e paccottiglia, le cose di un vecchio, della sua vita. Devi fare attenzione al pavimento se no inciampi. Mi  occorre il seghetto, me lo porta lui e ci do’ dentro per due ore.  “taglia qui, taglia la, puoi portare nei cassonetti la roba tagliata?” E certo! io sono San Colombano. Il vecchietto che arriva dalle Mauritius  da tempo immemore è allignato nella metropoli. Vuole che io scriva recapito nome e cognome e indirizzo. Preciso! Ci sentiremo per tagliare e pulire quell’obbrobrioso giardino in ombra. Poi dice it’s ten do midday mi saluta e dice: piano piano, in italiano sorridendo. Venti pounds non guastano di questi tempi. 

il vecchietto delle Mauritius mi fa venire  in mente Alham, una ottantatreenne irachena che sta dietro l’angolo col suo giardino ombreggiato da alberi di alto fusto che fanno troppa ombra. Con Alham, prima che cominci a tagliarle l’erba del prato ci sono i convenevoli confessione di rito, il figlio nostro lontano, il suo alla ricerca di lavoro decente dopo il Covid e la Brexit, il marito finito all’ospedale per via della pressione alta, come sta la moglie? chiede Alham. C’è da mettere il compost alle piante, zappettare, potare qualche ramo e da raccogliere le foglie secche. Poi arriva il caffè con qualche dolce rivestito di foglia di vite, fatto dalla vegliarda e, immancabili, le osservazioni sulla politica internazionale. Cosi conveniamo che Israele e USA sono la stessa cosa, soprattutto a Gaza, e che chi bombarda i civili è un criminale senza scampo e basta. Dice che fra un po’ finisce il Ramadan e che vuole il giardino in ordine. Avevo chiesto ad Alham se tornasse a casa sua in Iraq qualche volta. No, dice, a fare cosa? Noi non abbiamo più casa. Ce l’hanno buttata giù. Non ho voluto indagare sull’autore del crimine.

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