
C’è ancora qualcosa da dire su alcuni capolavori, ai vertici del teatro di ogni tempo? Ovvero su Edipo re, Mirra e Fedra? Pare di sì, nonostante i fiumi d’inchiostro versati e le diverse chiavi di lettura di critici illustri. Se poi parliamo di Edipo re parliamo di un archetipo. I motivi scatenanti di quelle tragedie vivono ancora in noi moderni. A riprova di quanto poco moderni siamo. Fammi provare a dire la mia. Vediamo cosa ci dice la tragedia di Edipo re, di Sofocle. È una tragedia del sangue, di divieti assoluti infranti, di incesti inconsapevoli, di tormenti progressivi e immedicabili, che piombano addosso ai protagonisti, raffigurando la tragedia totale irrimediabile dove si violano leggi non scritte, perché si fa quello che non si deve, al di sopra della volontà degli umani e degli dei; qualche dio o dea, fetenti hanno giocato Edipo rendendolo consapevole del misfatto di avere ucciso il padre, essere andato a letto con la madre e aver fatto due figlie con lei, colpevole nonostante l’inconsapevolezza. Qui non ci sono buoni o cattivi, ma personaggi crocefissi e perduti dal proprio stesso destino e dal proprio sentimento, come nel caso di Mirra che si innamora del padre e di Fedra che si innamora del figliastro (per cui, in teoria potrebbe avere disco verde.) Tragedie maturate nell’ambito dei legami famigliari, non ci sono eroi, titani, guerrieri invincibili, ma uomini e donne “normali” travolti da destini e passioni incontrollabili, il caso di Mirra e Fedra, che vorrebbero evitare il loro destino e contro cui non sanno reagire, né possono, se non con la morte, unico rimedio a tanta sventura. Edipo fa di tutto per sfuggire alla profezia, Mirra che si vergogna, non desidera amare il padre di un amore incestuoso che la rovinerà. E Fedra ricorre al veleno per pagare la colpa di essersi innamorata del figliasto. Anche se di incesto vero e proprio non si tratta, visto che il legame di sangue non c’è. Mirra ricorrerà alla spada per cancellare la sua ignominia. Edipo gioca a scacchi col destino e perde. Se non avesse voluto conoscere la sua storia probabilmente si sarebbe salvato, ovvero ignoranza coincide con salvezza. Tutti gli avevano detto che il prezzo da pagare sarebbe stato altissimo. Non esita Giocasta, la madre moglie di lui e delle sue figlie, a togliersi la vita per la vergogna.

Per amore della verità lui trascina la moglie madre al suicidio e sopravviverà a se stesso per espiare accecandosi. Edipo re, Mirra e Fedra di Racine sono tragedie famigliari, del sangue, del clan, in cui vigono rigide regole che regolano i rapporti fra i vari membri. Nella loro vicenda un destino univoco condanna il colpevole e attende chi il divieto, consapevolmente o meno ignora. Edipo re ha più di duemilaquattrocento anni eppure solleva ancora interesse e desiderio di rilettura. Perché? Se dai un’occhiata a cosa dice nostra zia Wikipedia lo capisci meglio. Intanto comincio a dirti che se Edipo, Mirra e Fedra fossero vissuti a Taiwan, in Costa d’Avorio o in Spagna la loro tragedia non si sarebbe consumata, per mancanza di presupposti. Infatti a Taiwan l’incesto consensuale tra adulti risulta essere perfettamente legale.[5] mentre a Hong Kong viene considerato incesto intrattenere rapporti sessuali con parenti stretti (nonno-nipote, padre-figlia, madre-figlio e fratello-sorella), anche se questi sono adulti e consenzienti; la pena va dai 14 ai 20 anni di reclusione.[8] La legge non include le relazioni zio-nipote e fra cugini, si rivolge inoltre esclusivamente ai rapporti eterosessuali e pare quindi che l’incesto tra membri dello stesso sesso non sia illegale. Il codice penale indiano non contiene alcuna disposizione specifica contro l’incesto, vi sono invece disposizioni generali relative all’abuso sessuale sui bambini da parte dei genitori.[9][10] In Polonia l’incesto è punibile fino a 5 anni di prigione mentre in Portogallo non è espressamente vietato. Se invece vivi in Romania viene considerato reato anche l’incesto consensuale commesso tra adulti ed è punibile fino a 5 anni di prigione. In Russia l’incesto consensuale tra adulti non è un crimine[5][38], mentre vi è il divieto di matrimonio tra parenti.[39] In Spagna l’incesto consensuale tra adulti è perfettamente legale.[5] In Argentina l’incesto è legale se entrambe le persone sono sopra l’età minima del consenso sessuale.[44 Il codice napoleonico promulgato nel 1810 ha abolito tutte le disposizioni contro l’incesto in tutto il territorio francese e belga[24]. Nel 2010 la Francia ha ripristinato una legislazione riguardante l’incesto, definendolo però esclusivamente come stupro o abuso sessuale su un minorenne compiuto da un parente o qualsiasi altra persona che ha autorità legittima sopra la vittima. L’incesto tra adulti consenzienti non è invece proibito. In Italia è illegale, ma è punibile solo se da esso deriva pubblico scandalo (a discrezione del giudice). Come vedi tutto il mondo NON è paese, almeno in questo campo. È ancora nostra zia Wikipedia che ci spiega a proposito dell’incesto alcune sue possibili e probabili concause:

Innanzitutto, i primi esseri umani – la cui vita si svolgeva in piccoli clan di cacciatori e raccoglitori – al fine di proteggersi, stabilivano spesso alleanze con altri piccoli gruppi, e per questo obbligavano i figli a sposarsi con membri di famiglie esterne, allargando i propri legami sociali e assicurandosi un aiuto per i tempi di carestia o per situazioni di pericolo; se fossero rimasti isolati l’alternativa era soccombere. Nelle società tradizionali, il matrimonio era dunque un’alleanza funzionale più che una questione di amore tra individui. È quest’impostazione che ha dato vita al costume del matrimonio combinato dai genitori quando i figli sono ancora piccoli, o perfino non ancora nati. La seconda ragione che giustificherebbe l’esistenza del tabù dell’incesto è la necessità di creare un ordine all’interno della famiglia stessa, organizzando e istituzionalizzando le relazioni fra i membri, altrimenti a rischio di un’insostenibile confusione: «Il figlio incestuoso dell’unione padre-figlia risulterebbe essere fratello della propria stessa madre, e figlio della propria stessa sorella, nonché figliastro della propria nonna, e perfino fratello del proprio zio e nipote del proprio padre» (Kingsley Davis).
La terza ragione invece riguarda il problema della rivalità sessuale fra i membri della famiglia. Essa rischierebbe di mettere in crisi i normali ruoli e l’assetto consueto del nucleo sociale di base, il quale, sottoposto a una tensione continua, potrebbe disgregarsi. Per esempio, il padre si troverebbe in una condizione di conflitto tra l’esercizio dell’autorità nei confronti della figlia, e il proprio ruolo di amante. A sua volta, la madre potrebbe essere gelosa di entrambi, e un eventuale figlio sarebbe proprio al centro di queste complesse relazioni. In definitiva, il tabù dell’incesto si è sviluppato e ha resistito nel tempo perché vitale alla sopravvivenza della famiglia e quindi della società stessa. Naturalmente, né le società tradizionali né quelle moderne si rendono conto coscientemente di tali ragioni, ma accettano il tabù come naturale e morale.
Beh, penso che per adesso basti. Se proprio ti devi innamorare di tua sorella o di tua nipote puoi sempre trasferirti a Taiwan, in Argentina o in Spagna. Ma prima controlla se le leggi sono cambiate.